PINACOUAN RIVER, FILIPPINE

Filippine – Cagayan, 15 novembre 2009

Image Heiko è stato invitato dal direttore BFAR (Bureau of Fisheries and Aquatic Resources), Malkolm I. Sarmiento, Jr. a fare ricerca sui pesci negli habitat d’acqua dolce filippini. Heiko iniziato nella parte nord-orientale di Luzon ed è stato gentilmente accompagnato dal direttore regionale la Sig.ra Jovita P. Ayson.

 

 

 

Filippine – Cagayan, 15 Novembre 2009

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La prima ricerca di Heiko, nel nord-est di Luzon, è stata nel fiume Pinacouan (scritto anche Pinacauan) con grazie all’aiuto e alla perfetta organizzazione del Direttore Regionale, la Sig.ra Jovita P. Ayson. Dopo il lungo viaggio da Aqugaddan a Peña Blanca, li attendeva una barca veloce, che li avrebbe portati sul fiume, di questa splendida regione.

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Le acque di questo fiume e dei suoi affluenti sono cristalline ma molto difficili da raggiungere, tanto che hanno dovuto proseguire a piedi.

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Hanno camminato con tutte le attrezzature fin al villaggio Nababalayan, che ha preso questo nome della tribù che ci vive, coltivano mais per l’intera vallata. É una comunità molto piccola, le donne lavavano sulla riva del torrente proprio dove dovevamo fare la ricerca (compresi gli affluenti).

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Purtroppo avevano avvelenato il torrente per catturare i gamberetti di cui si nutrono. Nel fiume principale avevamo già catturato un piccolo Tilapias, introdotto, (T. sparmanni) (a sinistra). Nell’affluente vicino al villaggio abbiao trovato solo un malato Tilapia (a destra) e accanto a pochi gamberetti rimasti una bella lumaca con macchie gialle e un granchio d’acqua dolce (che restono al veleno).

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Il capo della comunità Danao Dante (a sinistra) è stato molto cooperativo, ci ha spiegato perché avvelenano il fiume. La mia guida, Tony, e gli amici di Manila, Eric e Jonathan, con mia attrezzatura, mi hanno aiutato traducendo quello che diceva il capo tribù (a destra).

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I Nababalayan viviono del loro mais, che copre l’intera valle, riescono a fare il raccolto due volte l’anno, quindi hanno bisogno di usare pesticidi, che purtroppo contribuiscono ad avvelenare i torrenti e il fiume. I bufali d’acqua sono utilizzati per trainaire i carri, è il loro trasporto principale.

 
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Tornammo dalla spedizione senza pesce e solo in un torrente dove l’acqua scorre veloce, qui si possono trovare Tilapia, abbiamo trovato, con l’aiuto dei pescatori locali, l’unica specie nativa, i gobidi, che sono sopravvissuti a tutto il veleno, ai pesticidi e alle introduzioni di pesci esotici. Tutti gli altri pesci autoctoni, che hanno vissuto in questo bellissimo fiume per milioni di anni, sono ormai storia, non sapremo mai quali pesci vivevano qui …

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